FOCUS: L’AMMINISTRATORE DI SISTEMA AI TEMPI DEL GDPR

Ruolo, Compiti, Check List per audit ai fini di una corretta compliance.

CHI E’ L’AMMINISTRATORE DI SISTEMA?

La figura professionale dell’Amministratore di Sistema (in breve “ads”), pur non essendo espressamente richiamato nel GDPR, è un elemento chiave nelle aziende e ricopre inoltre un ruolo fondamentale ai fini di un’efficace prevenzione dei reati organizzativi (D.lgs 231/2001).

Vale ancora oggi la definizione presente nel provvedimento del Garante del 2008, ancora applicabile in quanto non incompatibile con il Regolamento, quale figura dedicata in ambito informatico alla gestione e manutenzione di impianti di elaborazione o di sue componenti, dei  sistemi software complessi quali ad esempio gli ERP (Enterprise Resource Planning) usati in aziende di grandi dimensioni, reti locali e sistemi di sicurezza sempre che intervengano sui dati personali. Se interno all’azienda sarà designato dal titolare o dal responsabile ex art.2  quaterdecies D.lgs 196/2003.

E’ importante avere chiaro che restano esclusi dalla definizione di amministratori di sistema tutti quei soggetti che solo occasionalmente intervengono in azienda per manutenzioni o guasti del sistema operativo e/o sui software.

VEDIAMO ALCUNE SPECIFICHE FUNZIONI

Tra le funzioni in particolare ricoperte in azienda dall’ads ci sono:

a. Custode delle copie delle credenziali: nello specifico l’ads ha il compito di generare, sostituire e invalidare le parole chiave e i codici assegnati agli incaricati del trattamento;

b. Disattivare i codici identificativi se non utilizzati per oltre sei mesi oppure in caso di perdita di qualifica del soggetto incaricato;

c. Installazione di Programmi Antivirus appropriati, di firewall, assicurandone aggiornamento costante;

d. Predisposizione di copie di backup periodiche, vigilando sulle procedure attivate e sulla conservazione delle stesse in luogo adatto e sicuro;

e. Organizzare e adempiere allo smaltimento degli strumenti elettronici secondo le disposizioni del Garante (del 13.10.2008);

f. Collaborare con il Titolare e il DPO, ove nominato, al fine di attuare le prescrizioni del Garante e fornire un rapporto periodico sulle attività espletate;

g. Organizzare un sistema di accessi logici per tutte le persone fisiche qualificate come amministratori di sistema assicurandosi che gli stessi siano completi, inalterabili e verificabili;

COME SCEGLIERE UN VALIDO AMMINISTRATORE DI SISTEMA? 

I SUGGERIMENTI DEL GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI

Per l’azienda è importante sapere con quali criteri operare la scelta di un ads e soprattutto controllare il suo operato: il provvedimento del Garante sugli amministratori di sistema (provvedimento del 27.11.2008 modificato il 25.06.2009) individua alcune misure organizzative per i titolari per una verifica delle attività dell’amministratore di sistema, tra le quali si ricorda:

1. Valutazione esperienza, capacità, affidabilità in base agli stessi criteri utilizzati per la scelta del Responsabile esterno del trattamento (vedi art. 28 GDPR);

2. Designazione individuale con elenco dettagliato delle aree e settori di attività;

3. I lavoratori dipendenti dell’azienda devono conoscere l’identità degli amministratori di sistema ove trattino i loro dati personali;

4. Verificare almeno una volta l’anno l’operato dell’ads;

BREVE CHECK LIST PER LA COMPLIANCE DELL’ADS

Si fornisce una breve check-list, facilmente verificabile e integrabile, per controllare l’attività dell’ads. L’onere di controllo è espressione del principio di accountability del titolare. Dopo aver risposto alle domande occorre redigere un report e far colmare eventuali lacune all’ads.

Tale verifica può essere posta in essere anche a mezzo di software appositamente sviluppati.

1. E’ stato implementato un sistema di controllo sulle credenziali di autenticazione da parte degli incaricati?

2. Vi è un sistema di access di log per ogni amministratore, conservato per almeno 6 mesi?

3. Come è impostato il sistema dell’accesso ai log, con quali permessi e modifiche?

4. Vi sono istruzioni scritte agli incaricati per la conservazione delle credenziali?

5. Vi è una policy sulla sicurezza e reset delle password?

6. E’ stato predisposto un elenco degli ads?

7. Gli ads hanno tutte le informazioni per configurare i sistemi?

8. E’ stata redatta la policy sulla gestione del Data Breach in azienda?

9. Sono state elaborate procedure di backup, disaster recovery e business continuity?

10. I nomi dagli ads sono stati comunicati ai dipendenti?

AMMINISTRATORE DI SISTEMA IN OUTSOURCING

Molte aziende chiedono se l’ads debba essere solo interno oppure si possa esternalizzare tale funzione. La risposta è che il titolare può nominare un amministratore di sistema esterno, che in tal caso sarà nominato come responsabile esterno del trattamento ai sensi dell’art. 28 GDPR.

Attenzione però: la nomina deve essere individuale pertanto se viene nominata una persona giuridica allora tale società dovrà nominare al suo interno le persone fisiche preposte all’attività redigendo un elenco.

Occorre quindi che i titolari abbiano consapevolezza del ruolo fondamentale che ricopre l’amministratore di sistema e selezionino i candidati sulla base della loro capacità tecnica comprovata con adozione di misure di supervisione e controllo sul loro operato, quali per esempio la verifica della registrazione degli accessi logici effettuati dall’ads.

Avv. Francesca Ariodante